Basta cibo, come alimentarsi con un cocktail
Si chiama Rob Rhinehart, ha ventiquattro anni ed è un programmatore di software americano di Atlanta. Lavora indefessamente e il tempo di cucinare proprio non lo trova, per questo ha pensato di boicottare tutti i cibi in forma solida, che tra preparazione e cottura richiedono tempo e fatica, e si è "inventato" un cocktail che gli permette di alimentarsi mangiando normalmente solo due volte a settimana: Soylent, un nome derivato da un film di fantascienza degli anni '70 "Soylent Green".
L'idea è nata da un episodio vissuto in famiglia: l'incontro con un anziano signore ormai incapace a farsi da magiare ha fatto scattare la molla al giovane Rhinehart che ha studiato a lungo "le leggi fondamentali del metabolismo e ha navigato per ore sul web alla ricerca di informazioni sulle sostanze nutritive più importanti" come riferisce il Corriere Salute.
La conclusione è stata che il corpo umano necessita di sostanze nutrienti, insomma ciò che sta dietro ai più comuni alimenti, e che quindi assumere queste sostanze tramite gli alimenti o in altra forma è assolutamente irrilevante.
Rob lentamente avvia un percorso di trasformazione della propria alimentazione, la "sua cucina diventa un laboratorio chimico da cui esce un cocktail fatto di vitamine, minerali, aminoacidi, grassie carboidrati", il Soylent appunto.
Alle sostanze essenziali vengono aggiunti poi Ginseng, Ginko Biloba e Alfa-carotene, tutti mescolati in acqua.
Per la completa composizione del "mix drink" si rimanda al blog dell'autore: www.robrhinehart.com
«Con mia grande sorpresa era davvero buono e dopo pochi minuti mi sentivo pieno d’energia» dichiara nel suo blog il giovane "chef".
Così per 30 giorni di test il giovane Rhinehart si è alimentato solamente con il cocktail Soylent controllando con regolarià le funzioni ematiche e le prestazioni fisiche. Questo periodo gli sarebbe servito per perfezionare il cocktail nel suo contenuo fino a tararlo per soddisfare appieno i fabbisogni fisici del giovane. A detta sua infatti il Soylent contiene tutte le componenti nutrizionali di una dieta bilanciata, con soltanto un terzo delle calorie e nessuna delle tossine presenti nei normali alimenti.
Al momento non vi sono prove scientifiche che attestano la "salubrità e sostenibilità" del cocktail inventato dal giovane programmatore web. Gli esperti come Christoph Klotter, professore di psicologia dell’alimentazione e promozione della salute all’università di Fulda, in Germania sostiene che il sistema dopaminergico mesolimbico del nostro cervello include l'esperienza del piacere e della motivazione per ottenere e consumare cibo appetitoso. "Quest'uomo deve essere completamente privo di gusto e piacere, oppure viene appagato in qualche altro modo".
Infatti, concordano molti nutrizionisti e medici, più frutta e verdura uno mangia, minore sarà anche il rischio di contrarre malattie cardiovascolari. E poi, i ricercatori non sono ancora stati in grado di dimostrare un effetto protettivo dato dai preparati vitaminici. Le cose che vanno sicuramente perse con l’intruglio del 24enne sono la gioia di stare a tavola, il piacere di osservare e gustare i piatti, di annusarli, di addentare e apprezzare il cibo che si ha di fronte. Un punto che potrebbe far vacillare lo stesso Rhinehar. Ammette, infatti, il ragazzo di poter certo immaginare, in futuro, di ricominciare a mangiare più spesso: «Se avessi più soldi o una ragazza».
Ciononostante Rhinehart è convinto che il suo cocktail possa essere la soluzione ai problemi di obesità nei paesi altamente sviluppati, così come un aiuto contro la fame nel mondo, potendo il Soylent "fornire pasti sani e convenienti, prodotti in buona parte con i prodotti dell'agricoltura locale".