Frittura di cavallette: la provocazione vicentina
La FAO e il mondo scientifico si occupano di insetti come potenziale cibo per contrastare la fame nel mondo e anche in Italia qualcuno si occupa della questione.
Il quotidiano vicentino Il Giornale di Vicenza ha recentemente pubblicato la notizia di una "bravata" compiuta a Nanto, una località agricola del basso vicentino dove un gruppo di giovani, con l'aiuto di uno chef locale, hanno allestito nella serata di lunedì 12 agosto un banchetto di friggitoria che offriva la succulenta pietanza impanata e pronta da gustare: cavallette.
L'idea è nata dalla proliferazione che le cavallette hanno avuto quest'estate nella località di Nanto, che ha messo a dura prova i raccolti agricoli della stagione, in un'estate già contrassegnata in Italia da innumerevoli problemi di diverso ordine e grado.
Con fare guascone gli allestitori del banchetto hanno promosso l'iniziativa con lo slogan "cavallette contro la crisi", segnale questo che nasconde una verità ben più grande, quella sempre latente della difficoltà (mondiale e non certo locale) di sfamare una popolazione crescente a costi accessibili e ambientalmente sostenibili.
L'uso alimentare di insetti, come abbiamo già ricordato in un nostro Focus, è una realtà ampiamente diffusa in tutto il mondo, ma totalmente estranea ai modelli alimentari europei e occidentali. Eppure nulla di strano, torniamo a ribadirlo, vi sarebbe nel consumo di insetti, che anzi presentano caratteristiche nutrizionali eccellenti tali da soddisfare buona parte del fabbisogno individuale di una persona.
Fonte Articolo: Il Giornale di Vicenza