I rischi della carenza di vitamina D nel bambino: asma, diabete e obesità
L'inserto Salute de La Repubblica di martedì 8 ottobre pubblica un commento in vista della giornata nazionale contro l'obesità indetta per domani 10 ottobre dall'Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione clinica.
Il tema è caldo: una carenza di vitamina D in età infantile sarebbe legata allo sviluppo dell'obesità, del diabete e di diverse infezioni delle vie respiratorie. A confermare queste sentenze alcuni docenti universitari intervistati dal giornale, come il prof. Miraglia del Giudice, pediatra dell'università Federico II di Napoli, e il dr. Giuseppe di Mauro, presindente SIPPS (società italiana pediatria preventiva e sociale).
Il legame della vitamina D con l'obesità sembrerebbe bidirezionale: da una parte è l'obesità a indurre una carenza di vitamina D, dall'altra questa carenza contribuisce allo sviluppo del problema.Nei mesi invernali si registra un aumento nei livelli di sedentarietà, che favorisce già di per sè ll'aumento di peso, e si riduce l'esposizione ai raggi solari, fonte principale di assimilazione della vitamina D. Il circolo vizioso si completa col fatto che l'assimilazione di vitamina D è ulteriormente ridotta dal tessuto adiposo che tende a trattenerla.
Ma c'è dell'altro. In qualche modo la vitamina D agisce sulle cellule dei muscoli, aumentandone la sensibilità all'insulina. La carenza di vitamina D comporterebbe quindi un' aumentata resistenza insulinica, dalla quale si può sviluppare il diabete.
Una carenza di vitamina D avrebbe poi l'effetto di aumentare la reattività delle viee aree con tutti i rischi collegati, dall'aumento di corticosteroidi nell'asma, alle patologie collegate ad un aumento di eosinofili.