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La Pizza nutrizionalmente perfetta: ora esiste

PIZZA2Si fa presto a dire Pizza. Pane, pomodoro e formaggio, tradizionalmente con l'aggiunta di qualche verdura. Ed ecco che la pizza diventa "piatto salutare", povero di grassi e capace di sostituire una porzione di verdura.
Ma a poi si scopre che per essere così attraente e "palatabile" la pizza nasconde i suoi difetti: frequentemente troppo formaggio e troppo sale.

Una recente indagine condotta da un'equipe dell'Università di Glasgow avrebbe dimostrato che su 25 pizze in commercio testate (trattatsi di prodotti da banco della grande distribuzione) nessuna si è rivelata un prodotto nutrizionalmente bilanciato.
Quasi sempre inferiori agli standard per quel che riguarda l'apporto calorico
raccomandato per un singolo pasto, e carenti nell'apporto di preziosi elementi necessari come Ferro, Zinco e vitamine, le pizze in commercio (UK) superano in media del 30% gli apporti di Sodio e grassi saturi raccomandati per singolo pasto.

Ma dunque non esiste una pizza "perfetta"? La risposta è nei risultati della ricerca inglese. La pizza perfettamente bilanciata si può fare e deve garantire le circa 600Kcal raccomandate per un singolo pasto, non superare la soglia di 470mg di Sodio, non superare la soglia dell'11% di grassi saturi sul totale del piatto e garantire un minimo di fibre nell'ordine dei 13,7g.

Se ci si domanda quale pizza possa rispondere a questi criteri, i ricercatori sembrano già avere la risposta: la "margherita", a patto però che  si rispetti la "ricetta tradizionale" e si usino ingredienti "naturali", così descritti: farina bianca e integrale di grano lievitata (possibilmente naturalmente), sale, olio di colza, alghe, peperoni rossi, pomodori pelati e ciliegini, aglio in polvere, origano e "mozzarella cheese".

Non propriamente l'idea di pizza margherita che abbiamo in Italia insomma...
E per un simile prodotto, "sano e genunino" il cliente tipo risulterebbe disposto a pagare fino al 10% in più rispetto ai prodotti commerciali.

 

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