Le bibite zuccherate sono causa di migliaia di decessi l'anno
Questo il titolo di una notizia passata in internet da Affari Italiani: allarme bibite gassate per 23 milioni di italiani. Allarme dagli Stati Uniti: le bibite zuccherate hanno causato nel 2010 più di 180 mila decessi. In Italia sono quasi 23 milioni le persone che dichiarano di bere bevande gassate e di questi ben 6,5 milioni circa dichiara di farlo regolarmente. La Coldiretti chiede di rendere immediatamente operativa la legge "Balduzzi" sulla Sanita' approvata dal parlamento che prevede l'obbligo di aumentare la percentuale di succo dal 12 per cento al 20 per cento nelle bibite.
Il contenuto rivela che da una indagine Censis-Coldiretti risulterebbe che ben 6,5 milioni di italiani beve regolarmente bevande zuccherate. Questo dato viene messo in rapporto all'allarme lanciato dal maxi-studio globale, presentato alle sessioni scientifiche del meeting American Heart Association's Epidemiology and Prevention/Nutrition, Physical Activity and Metabolism 2013 in corso a New Orleans; in esso viene ipotizzato che ogni anno nel mondo 180 mila morti l'anno siano da collegarsi al consumo di bibite zuccherate a causa di malattie croniche degenerative per lo piùlegate all’obesità come diabete (133.000), malattie cardiovascolari (44.000) e tumore (6.000).
Sulla base di tali dati la Coldiretti chiede di rendere immediatamente operativa la legge "Balduzzi" sulla Sanità' approvata dal Parlamento che prevede l'obbligo di aumentare la percentuale di succo dal 12 per cento al 20 per cento nelle bibite. Uno stop alla aranciate senza arance allo scopo di rendere più salutari le bibite e arrivando a stimare un aumento nel consumo di arance pari a 200 milioni di arance in più all'anno da parte degli italiani.
Sempre secondo Coldiretti in Italia i potenziali problemi di salute determinati dal consumo di bibite zuccherate sono ingigantiti da un pericoloso abbandono dei principi base della dieta mediterranea che ha fino ad ora garantito agli italiani una vita media di 79,4 anni per gli uomini e di 84,5 per le donne. Ma la Coldiretti ricorda come siano cambiati i consumi famigliari: nel corso del 2012 molti italiani il pesce fresco è calato del 3 per cento, lo sesso può dirsi per il vino, un -2 per cento si registra per l'ortofrutta e un -1 per cento sull' olio di oliva, mentre aumenta il consumo di pasta (+1 per cento).