Passo deciso dell'Ue sulle etichette d'origine dei prodotti
Passo avanti nella tutela dei diritti dei consumatori e per la difesa del lavoro del produttore agricolo.
Saranno scelte consapevoli quelle che d'ora in poi faranno i consumatori all'atto dell'acquisto dei idei prodtti alimentari grazie a un'etichetta più trasparente, chiara e leggibile.
Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori esprimendo soddisfazione per il via libera definitivo del Consiglio Competitività Ue al nuovo regolamento sull'etichettatura dei prodotti alimentari, che estende l'obbligo dell'origine anche alle carni suine, avicole e ovi-caprine, come già accade per le carni bovine, il miele, l'olio d'oliva, la frutta fresca e gli ortaggi.
Secondo la Cia si tratta di una scelta che va nella direzione indicata dal nostro Paese che già aveva approvato in Parlamento una legge in materia.
L'orientamento espresso dall'Italia sembra aver fatto breccia nella Commissione Ue la quale ha già annunciato che, in un futuro prossimo, l'etichettatura del Paese d'origine potrebbe essere estesa anche ad altre categorie di cibo: la carne impiegata come ingrediente o il latte. Ma prima dovranno essere effettuate valutazioni d'impatto entro due anni dall'entrata in vigore del nuovo regolamento, proprio per verificare la fattibilità e i costi potenziali che tali obblighi d'etichettatura comporterebbero.
Il nuovo regolamento - frutto di compromesso sull'etichettatura dei prodotti alimentari, in seguito all'approvazione in seconda lettura del Parlamento europeo - entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Ue prevista per la fine di novembre. La maggior parte delle nuove regole relative all'etichettatura diventeranno obbligatorie fra tre anni, mentre la "dichiarazione nutrizionale", sarà obbligatoria entro al massimo cinque anni. Secondo le nuove disposizioni, la "dichiarazione nutrizionale" obbligatoria il contenuto energetico e le percentuali di grassi, grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale, in una tabella comprensibile sull'imballaggio. Tutte le informazioni dovranno essere espresse per 100 g o per 100 ml e potranno inoltre, anche essere espresse in porzioni.
Le bevande alcoliche, compresi gli "alcolpops", sono esenti dall'obbligo di fornire informazioni nutrizionali sulle etichette. Entro tre anni dall'entrata in vigore del regolamento, la Commissione -conclude la Cia- valuterà l'opportunità di rendere obbligatoria l'indicazione di alcune informazioni nutrizionali sulle etichette di questi prodotti, e presentare, quindi, una proposta legislativa ad hoc.