Una dieta Km0 e "di stagione" fa davvero meglio?
Mangiare il sano prodotto dell'orto di casa nella sua stagione apporta davvero dei benfici all'orgasnismo che li assimila?
E' quanto un'intervista pubblicata dall'inserto Corriere Salute ha domandato al dott. Andrea Ghiselli, nutrizionista del CRA (consiglio nazionale per la ricerca e la sperimentazione in Agricoltura, organismo di scopo del MIPAF), dalla quale si evince come la stagionalità di un prodotto agricolo (quindi principalmente frutta e verdura) e la sua provenienza abbiano un'influenza sul quantitatio di elementi nutrizionali che il prodotto effettivamente contiene.
Come a dire che sicuramente l'asparago di Bassano raccolto e mangiato in un raggio di qualche kilomtro (freschissimo) e pertanto nel pieno della sua stagione di raccolta conterrà quantitativi superiori di sostanze nutrienti rispetto all'asparago che adorna pizze e risotti in qualsiasi stagione e in qualsiasi zona del paese.
Cionostante, a livello medico-nutrizionale si afferma nell'inervista, purchè si consumino le giuste quantità di verdura e frutta, è bene che si faccia uso di verdure e frutti provenienti anche da paesi esotici o da colture in serra, stoccate in magazzino e prive della freschezza che deriva dalla stagionalità del prodotto.